Descrizione
Si tratta del catalogo alfabetico generale per autori e titoli degli stampati, esclusi gli incunaboli, redatto su schede mobili manoscritte tipo Staderini , a partire dal trasferimento della Biblioteca nell’attuale sede di Palazzo Reale (1924), e incrementato fino alla metà degli anni Sessanta.
E’ un catalogo molto stratificato, giacché vi sono confluiti, in varie fasi di trascrizione, il vecchio catalogo a volumi (1862— fine Ottocento) comprendente le opere entrate in Biblioteca dalla sua fondazione, i successivi schedari, nonché i cataloghi degli istituti pubblici cittadini (San Giacomo, San Martino, Provinciale, Brancacciana) annessi alla Nazionale al momento del trasferimento nella Reggia e di altre raccolte speciali man mano acquisite. Tale stratificazione è percepibile anche nei diversi moduli descrittivi e negli adeguamenti, limitati spesso alla sola parola d’ordine, imposti dal susseguirsi di differenti regole di schedatura.
L’interesse della versione digitale, che presenta il catalogo nello stato in cui si trovava al momento della chiusura a metà degli anni Sessanta, è prevalentemente storico-documentario e bibliografico. La sua affidabilità quale strumento primario di identificazione catalografica è infatti piuttosto aleatoria, giacché non vi sono registrati i molteplici spostamenti di collocazione avvenuti nel corso di un quarantennio (passaggi al settore Rari, smembramento di sezioni come la Spagnola, riorganizzazione di altre come la Napoletana, ecc.).
Può risultare tuttavia di grande utilità per un approfondimento della ricerca stessa, complementare a quella condotta sul cartaceo unificato, dove le schede rimpicciolite risultano talvolta poco leggibili.