Introduzione storica
Contiene le schede dei manoscritti della Gambalunga compilate da Lorenzo Antonio Drudi, bibliotecario dal 1796 al 1818. In origine a schede sciolte, dal bibliotecario Piero Meldini (1972-1998) è stato ordinato secondo le segnature da lui attribuite ai codici gambalunghiani (segnature vigenti, riportate a penna accanto a quelle del Drudi), numerato meccanicamente e rilegato in due volumi (v. I: cc. 1-200, v. II: cc. 201-407; 250x185 mm circa). Si segnalano la presenza di segnature del bibliotecario Luigi Nardi (1818-1837) in testa ad alcune schede e quella pressoché sistematica delle segnature dell'antica sala E, allestita da Drudi tra il 1797 e il 1798 per accogliere i materiali provenienti dalla soppressione napoleonica delle corporazioni religiose, ed eliminata nel 1934. Le segnature E, che non trovano riscontro in quelle apposte all'interno dei piatti o nei fogli di guardia, parrebbero denotare una sicura quanto provvisoria permanenza dei manoscritti nella sala E.
Organizzazione del catalogo
Dei due volumi che lo compongono, il primo (segn. SC-IC 1 (I)) contiene ordinatamente le schede degli attuali Sc-Ms. 1 - Sc-Ms. 400, il secondo (segn. SC-IC 1 (II)) quelle degli attuali Sc-Ms. 401 - Sc-Ms. 1257, pur con le lacune relative ai codici entrati in Gambalunga successivamente. Alla fine del secondo volume (cc. 379r-405r) è stato accorpato un nucleo di schede prive dell'indicazione della segnatura vigente. Allo stato attuale il catalogo Drudi si configura dunque come topografico, ma è difficile stabilire se fosse tale anche in origine o non piuttosto un primo abbozzo di classificato, dato che in alto a sinistra ciascuna scheda porta un'indicazione di classificazione, spesso solo di tipo formale (per es.: ms; Polit. ms; Hist. Eccl. ms; Hist. ms; Ius Can. ms; ecc.). Drudi stava infatti attendendo alla compilazione di un grande catalogo classificato del patrimonio librario della Biblioteca, progetto di cui tratta con dovizia di particolari nella lettera del 19 dicembre 1791 a destinatario non specificato - ma con buona probabilità da identificarsi coi consoli della Comunità riminese -, premessa al primo volume.
Modalità di ricerca
Le chiavi di gruppo sono costituite dalla prima e dall'ultima segnatura - chiaramente quelle vigenti - che figurano in ciascuno dei due volumi, mentre l'intestazione del/dei file immagine di ogni scheda è data dalla segnatura del manoscritto. Soltanto per le schede del secondo volume prive dell'indicazione della segnatura attuale è stata assunta come voce d'indice l'intestazione autore/titolo. La ricerca va pertanto condotta per chiave di gruppo topografica e al suo interno per segnatura, ma nell'ultima parte del secondo volume per consultazione sequenziale delle voci d'indice autore/titolo.
Gruppi/Argomenti |
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SC-MS. 1-400 |
SC-MS. 401-1257 |