Descrizione
Le origini del catalogo risalgono al 1876 quando la Biblioteca era annessa alla Direzione degli Scavi e dei Musei, poi Direzione delle Antichità e Belle Arti del Ministero della Pubblica Istruzione.
Nel 1918 ad opera di Corrado Ricci fu fondata la Biblioteca dell’Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte e a lui si deve nel 1922 la nascita ufficiale del catalogo in cui sono descritti i fondi di varia entità e specializzazione, pervenuti inizialmente da lasciti e donazioni:
* Fondo Ruffo di Motta Bagnara: 15.000 volumi di archeologia storia dell’arte, numismatica, raccolte di viaggi, letteratura, classici greci e latini.
* Fondo Pagliara: 36.000 volumi di arte, archeologia, storia del teatro, letteratura.
* Fondo Vessella: 3500 opere tra cui adattamenti per gruppi bandistici e spartiti musicali in genere. La gran parte delle schede di questo fondo costituiscono il Catalogo della Sezione musicale (si veda oltre).
* Fondo Castellani: rappresenta la biblioteca privata della famiglia di orefici romani attivi nei primi anni del XIX secolo orientata soprattutto verso le arti applicate.
A partire dagli anni ‘70, sotto l’impulso del passaggio della biblioteca al Ministero per i Beni Culturali e Ambientali il catalogo viene incrementato sia dalla nuova politica delle acquisizioni, finalizzata alla documentazione delle discipline inerenti i settori dell’archeologia e della storia dell’arte, che da altri lasciti importanti: Dono Rossi: 5300 volumi di storia dell’arte e di critica e Dono Rusconi: 1000 opere riguardanti la storia dell’arte, l’architettura e numerosi cataloghi di mostra.
Il catalogo alfabetico per autore, cartaceo, ha schede di formato internazionale e comprende il materiale librario entrato in Biblioteca dal 1922 al 1992. E’
ordinato alfabeticamente per autore o per titolo (se le opere sono sprovviste di autore personale.)
Nei primi decenni di vita della Biblioteca, il catalogo era composto da schede mobili, compilate manualmente, e contenute in volumetti in formato Staderini.
Negli anni ‘70 le schede furono fotocopiate, ridotte al formato internazionale e inserite nel catalogo per autore attualmente in uso.
Compilato in un arco di settant’anni risente necessariamente del sovrapporsi nel tempo di regole di catalogazione diverse e di criteri non sempre omogenei, anche se, dopo la pubblicazione nel 1979 delle regole di catalogazione per autore (RICA), si è proceduto ad effettuare una revisione per uniformare le intestazioni.
Il catalogo contiene tutti i documenti a stampa di carattere non periodico e, fino al 1987, spogli di articoli di periodici specializzati.
NB: questo catalogo è l’unico dell’intero progetto ICCU, le cui microfiche comprendono schede oltre il 1970.