Descrizione
Il catalogo, adespoto e anepigrafo, compilato alla fine del secolo XVIII°, descrive i volumi della Biblioteca del Collegio di Sapienza istituito a Pisa da Cosimo de’ Medici nel 1543 per gli studenti meritevoli e bisognosi dell’Università, cui venivano forniti vitto, alloggio e assistenza medica; derivò il nome dall’edificio in cui fu situato a partire dal 1550. Il Collegio di Sapienza fu chiuso durante l’occupazione francese e non più riaperto.
In data 26 settembre 1812 (cfr. BUP, ms.260, c.296r) Cesare Malanima, direttore della Biblioteca dell’Università di Pisa, ebbe l’incarico dalle autorità accademiche di dividere in tre gruppi i libri del Collegio di Sapienza soppresso in quel periodo: una parte doveva confluire nella Biblioteca Universitaria, un’altra doveva formare una nuova collezione per il Pensionato che si andava costituendo e il rimanente doveva essere venduto. Quindi solo una parte della Biblioteca del Collegio venne trasferita in quella Universitaria.
Il catalogo, costituito da 71 carte, è organizzato alfabeticamente per autore. Sono descritti 2.516 volumi, di cui solo una parte, tra diversioni e vendite, confluì nella Biblioteca Universitaria. Le opere erano collocate per classi, che vengono esplicitate a c.71r., ma l’accesso al catalogo è solo alfabetico.
Le ultime carte contengono, al termine dell’ordinamento alfabetico, un elenco di testi di diritto canonico e civile raggruppati sotto le voci “ Corpus Juris Canonici” e “Textus Civilis”.
Nel catalogo non sono state identificate le opere pervenute alla Biblioteca Universitaria.
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